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THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY – performed by OBERON – 15 novembre 2018 – ore 21:00

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Secondo appuntamento della rassegna TEATRO GOLDEN – 60 ANNI IN SCENA e prima delle 3 Rock Opera che saranno eseguite sul palco del Golden in versione integrale e totalmente dal vivo.

The Lamb Lies Down on Broadway è un’opera rock del gruppo musicale britannico Genesis, pubblicato il 18 novembre 1974 dalla Charisma Records come album doppio.

L’intero album è incentrato su un racconto ideato e scritto da Peter Gabriel che è anche autore di tutti i testi delle canzoni tranne uno: The Light Lies Down on Broadway, scritto a quattro mani da Mike Rutherford e Tony Banks.

L’inizio della storia è ambientato a New York nel 1974. Rael, un giovane portoricano fuoriuscito dal riformatorio di Pontiac, sbuca da un sottopassaggio pedonale di Manhattan sul cui muro ha appena lasciato la propria tag con la vernice spray, forse l’unico modo che conosce di affermare e fissare nel tempo la propria personalità. Il nome Rael deriva dal cognome “Gabriel”, oltre ad essere l’anagramma di real (“reale”).

Il protagonista, attraversando Broadway, si imbatte dapprima in un agnello sdraiato fra i vapori dei riscaldamenti sotterranei, quindi in una densa nebbia che, solidificandosi come un muro di fronte a lui, gli corre velocemente incontro fino a travolgerlo: da quel momento Rael è trasportato in un’altra dimensione spazio-temporale, quasi interamente ambientata sottoterra, nella quale affronterà una serie di avventure e di incontri con i più vari personaggi, che vanno dal mitologico (Lilith, le Lamia) al grottesco (gli Slippermen), oltre ad imbattersi ripetutamente nel fratello John. Proprio per salvare la vita di John, al termine della storia Rael dovrà gettarsi fra le rapide di un fiume, salvo accorgersi – proprio in chiusura – che il fratello ha assunto le sue stesse sembianze, quasi divenendo la proiezione del suo io; immediatamente dopo, i due – assieme a tutta la scena e alla storia stessa – si dissolvono in una misteriosa foschia purpurea.

Come Gabriel ha affermato in ripetute interviste, la storia non è che un pretesto per dar forma a temi che riguardano l’interiorità dell’autore, come il rapporto col sesso (Counting Out Time, The Lamia, The Colony of Slippermen), con la paura (In the Cage), con la morte (Anyway, Here Comes the Supernatural Anaesthetist) ecc., il tutto non senza una buona dose di ironia: nel brano conclusivo it, sorta di “morale della favola” in stile Gabrielliano il cui testo gioca interamente sull’uso impersonale del pronome neutro inglese, l’autore stesso sembra mettere in guardia l’ascoltatore da interpretazioni troppo serie di tutta la storia (“se pensi [che ciò] sia pretenzioso, sei stato preso in giro”) e chiude l’intera opera ripetendo il verso: it’s only knock and know-all, but I like it, che storpia il titolo di un celebre brano dei The Rolling Stones, It’s Only Rock ‘n Roll (But I Like It), sostituendo Rock and roll con knock and know-all (traducibile pressappoco: “criticare e [fare il] saccente su tutto”).

Chi sono gli OBERON?:

Da circa 20 anni gli Oberon suonano con passione la musica dei Genesis ricreando anche le più piccole sfumature delle più famose canzoni della rock band inglese.

La nuova formazione con 5 musicisti è sempre più lanciata in un percorso di crescita che ha l’obiettivo di realizzare una grande community di fans “d’annata” per portare il proprio spettacolo dal vivo in tutte le regioni d’Italia…

Stefano Siragusa, chitarra

Marcello Castellucci, basso

Giuseppe Bertini, tastiere

Joshua Ross, voce e chitarra

Daniele Modica, batteria